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Fare il primo passa. Ricominciare

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Al centro della mia vita ho messo l’amore; così quando incontro una persona, per amarla, mi metto nell’atteggiamento a volte di ascoltare, altre di perdonare, altre di ricominciare io per primo.

Lo scorso anno, alla morte di un mio compaesano, il parroco mi informa che la vedova del defunto non desidera incontrarmi nel giorno del funerale, per alcuni screzi intercorsi una decina di anni fa.

Ricordo che a quel tempo avevo impedito ai suoi bambini di passare attraverso la mia proprietà. Erano passati anni e non pensavo che avessero lasciato un così lungo malcontento.

Non mi faccio vedere al funerale e mi limito a pregare, ma dentro di me non ero tranquillo: c’era un fratello che non era in pace con me… dovevo fare qualche cosa per ricucire.

Alcuni amici, con i quali cerchiamo di vivere il vangelo, mi aiutano a scrivere un biglietto di condoglianze, di profonda partecipazione, chiedendo alla fine scusa per quanto accaduto.

Il biglietto ha avuto esito felice: ora fra le nostre due famiglie è avvenuta la pace.

Ogni anno, nella nostra parrocchia, per la gita dei chierichetti facciamo una lotteria e perciò raccogliamo dei regali. Non mi sono trovato d’accordo con il parroco sul tipo di regali da mettere in palio ed è rimasto un po’ di amaro tra noi. Volevo lasciar perdere tutto. Pensando però che per i chierichetti sarebbe stata una bella occasione per socializzare, per creare rapporti e darsi da fare per gli altri, ho sostenuto l’iniziativa, incoraggiando i ragazzi a fare la loro parte ed anch’io ho incominciato a raccogliere regali nei negozi. Avevo già uno scatolone di oggetti belli da portare in canonica, ma non volevo suonare a quel campanello… Ascoltando però dentro di me la voce della coscienza che mi incoraggiava ad amare, ho suonato. Così tra me ed il parroco è ritornato il bel rapporto di sempre, ricco di fiducia e di stima reciproca.