Questo sito utilizza i cookie

Usando questo sito si accetta l'utilizzo dei cookie anche di terze parti. Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere l'informativa cliccando su "Maggiori Informazioni".
Cliccando sul pulsante "Accetto" date il consenso all'utilizzo dei cookie.

+ - reset
int_inrete2.jpg

Due fatti

Stampa

Nella mia famiglia avevamo un amico che abitava ad Ortisei e un giorno ci raccontò una cosa bellissima. Era davanti alla tv e trasmettevano un servizio sui bambini poveri dell’Africa. Quel servizio lo toccò molto e allora pensò cosa poteva fare di concreto per aiutare quei bambini. Stava fumando una sigaretta e subito pensò: ma perché tutti i giorni spendo dei soldi che vanno in fumo? Da quel giorno smise di fumare e con i soldi adottò a distanza due bambini africani.
Purtroppo alcuni anni lui è morto. Subito mi vennero in mente i due bambini che lui aiutava e mi chiesi chi avrebbe pensato ora a loro. Ne parlai con la mamma, il papà e mio fratello e pensammo che potevamo essere proprio noi. Subito ci venne in mente che dovevamo rinunciare a qualcosa di superfluo per aiutare veramente con il cuore chi non poteva permettersi niente.
Ma c’era una cosa alla quale potevamo rinunciare tutti? Sì che c’era, era l’abbonamento a Sky. Ma che fatica rinunciare ai cartoni animati per me e mio fratello, che fatica rinunciare ai film per la mia mamma e che fatica rinunciare allo sport per il papà. Però proprio perché era faticoso era la scelta giusta, e perciò abbiamo disdetto l’abbonamento a Sky. Con quei soldi possiamo così aiutare David che vive in Costa d’Avorio e lo sentiamo parte della nostra famiglia.

Valentina, 10 anni
 

Nel maggio di quest’anno ho ricevuto la prima comunione. In quell’occasione le nonne e gli zii mi hanno dato 190 euro. Alla festa ha partecipato anche uno zio che è missionario in Brasile, lui aiuta i bambini poveri delle favelas. Io, pensando a questo, gli ho dato gran parte dei miei soldi. Quando poi mi ha scritto dal Brasile ho saputo che ha comperato riso, matite e penne da dare ai bambini quando andavano a scuola. Nel mio cuore ho sentito una grande gioia!

Monica, 10 anni