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Rischiare di persona purchè la pace ritorni

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Siamo tanti fratellie dai genitori abbiamo ricevuto una solida formazione, col continuo richiamo a volerci bene. Mai mi sarei aspettata che tutto vacillasse quando si è toccato il tasto dell’eredità.

Il papà, morto improvvisamente, non aveva potuto lasciare un testamento scritto. La sua azienda abbiamo continuato a portarla avanti  tutti insieme e questo ha complicato ancora le cose. C’era chi avanzava pretese assurde. Mi pareva impossibile che per quattro soldi si fossero alzati muri così alti fra noi. Ognuno mi chiedeva di convincere gli altri ad accettare le proprie proposte.

Ogni volta che tornavo dalla mamma (abito in un’altra città) era come andare ad affrontare il ‘nemico’ in campo aperto. Volevo, però, sfoderare l’arma di un amore più grande ed inventarle tutte perché la pace tornasse. Ho cominciato ad usare di più il telefono, ad invitare l’uno o l’altro a cena, ad interessarmi della scuola dei nipoti, ecc…

Ricordo quella volta che telefonando per gli auguri di compleanno: al di là della cornetta si è sentito un attimo quasi di incredulità, poi…, pian piano, il gelo si è sciolto.

Di fronte però alla mia esigenza di far trionfare l’amorevaleva la pena rimetterci anche di persona, rischiando.

Dopo la suddivisione delle parti era rimasto un certo malcontento. Una volta telefono a una sorella, ma mi sento rispondere: “Ogni volta mi metti in crisi, non telefonarmi più!”. E’ stata una mazzata. Era tutto da ricominciare. Ho cercato di esserle più vicina di prima, di scriverle di più usando cartoline umoristiche che piacciono ai suoi figli e non ho più parlato “d’affari”, rinnovando ogni volta l’impegno a far prevalere l’amore. Un giorno ero a casa dalla mamma, la vedo arrivare col marito in macchina e poi parcheggiare. Mi è venuto il batticuore, avevo bisogno di un supplemento di forze. Al volo, ho preso il telefono per accordarmi con chi condivide con me questo impegno ad amare.

Poi, di corsa, sono andata ad accoglierla:mi sono fatta raccontare dei nipoti, abbiamo guardato le foto… Dopo l’imbarazzo iniziale (mio cognato era già trincerato dietro il giornale) hanno cominciato tutti e due a commentare divertiti. Il rapporto, pur delicato, continua.