Questo sito utilizza i cookie

Usando questo sito si accetta l'utilizzo dei cookie anche di terze parti. Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere l'informativa cliccando su "Maggiori Informazioni".
Cliccando sul pulsante "Accetto" date il consenso all'utilizzo dei cookie.

+ - reset
int2.jpg
Stampa

 

11 giugno - "Trento ardente" finalmente svelata



La visita di Chiara nella sua terra natale si chiude con il lancio di un'operazione per una città veramente evangelica.


Il programma dell’intero soggiorno a Trento si conclude con una “manifestazione finale”, oltre ogni aspettativa. L’11 giugno, riuniti i trentini e rappresentanti delle città del Triveneto al Centro Mariapoli di Cadine, con la presenza speciale del sindaco, del delegato vescovile per i laici e di alcuni rappresentanti di diversi movimenti ecclesiali, Chiara lancia in modo forte ed entusiasmante l’operazione “Trento ardente”, da lei già annunciata sin dai primi appuntamenti nella sua città natale.

Viene presentata, quindi, come un’operazione articolata su due livelli: un primo che si rivolge a tutto il popolo di Trento, ed un secondo che invece è riservato agli esponenti della vita politica. In effetti, molti di questi ultimi le hanno chiesto in questi giorni di poter approfondire e realizzare i contenuti della straordinaria seduta del Consiglio comunale dell’8 giugno. In questo modo la città intera potrà avere la possibilità di conoscere e di vivere la spiritualità dell’unità, quanto mai universale ora che Giovanni Paolo II l’ha presentata a tutta la Chiesa come «spiritualità di comunione».

Non è di tutti i giorni essere spettatori, e partecipi, della forza dello Spirito in una fondatrice mentre genera una realtà prima sconosciuta, analoga per tanti versi a quella lanciata l’anno scorso a Roma (“Roma-Amor”), e più di recente a Praga (“Zlata Praha”, Praga d’oro), ma che riveste una risonanza tutta particolare qui a Trento, nella città ove Chiara stessa, con le prime e i primi compagni, più di 50 anni fa aveva acceso qua e là quel fuoco dell’amore per Dio e per i fratelli che diede origine, appunto, al focolare.
 

Ai trentini di oggi, quindi, viene trasmesso l’impegno a far divampare nuovamente quell’incendio, con la maturità di quasi sessant’anni di esperienza, perché, come Chiara stessa ha detto in uno dei suoi interventi, chi viene a visitare Trento «possa vedere non solo luoghi, cose e testimonianze significative di quei primi nostri tempi, ma trovare una città “ardente” dell’amore vero per una spiritualità di comunione vissuta da tutti. Una città che potrebbe mostrare e gridare come sarebbe il mondo, se tutti vivessero il vangelo».


Commenti

Ecco qualche breve estratto di quanto detto dal sindaco di Trento, dott. Alberto Pacher, presente al Centro Mariapoli di Cadine: «È stata una giornata di grande rilievo. Ci vorrà un po’ di tempo per lasciare sedimentare tutto quanto abbiamo vissuto in questi giorni che, ne sono sicuro, è qualcosa che rimarrà per la nostra città. Avremo occasione nei prossimi mesi di ripensare ai temi e ai valori toccati in questa visita; temi e valori che sono fermamente convinto esistano già nella città e nei suoi abitanti. Ad esempio guardiamo al volontariato: quante migliaia di persone vi sono impegnate! La strada quindi è quella di creare le premesse perché questi valori siano vissuti collettivamente. Per questo dobbiamo incontrarci regolarmente per fare il punto, e capire cosa c’è ancora da fare nell’operazione nata in questi giorni».

Anche mons. Menghini, assistente della Consulta diocesana per l’apostolato dei laici, intervenuto anche in rappresentanza dell’arcivescovo, ha comunicato ai presenti il suo pensiero: «Il progetto che Chiara ci propone è certamente condivisibile. Noi sacerdoti per far questo dobbiamo trovare qualche modo per incrementare il rapporto tra di noi, per volerci più bene. E poi, su questa base, voler bene a tutti coloro che incontriamo. Certo che un progetto così può venire fuori solo da persone come Chiara che non discutono tanto sulle idee, ma che partono invece dall’amore».