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Didattica del dado dell'amore

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Siamo Stella e Giovanna, rappresentanti di un gruppo di insegnanti della città di Trento. Abbiamo un obiettivo comune: portare la “fraternità”, lì dove operiamo, cercando di vivere e di trasmettere, innanzitutto ai nostri ragazzi, una cultura basata sui valori.
Perché la fraternità? Perché, come ebbe ad affermare Chiara Lubich (1), rispetto al trittico francese “Libertà, Uguaglianza, Fraternità” il principio della fraternità è quello più dimenticato, ma oggi più che mai importante, indispensabile per costruire una comunità autenticamente aperta agli altri. La fraternità per essere compresa e per divenire efficace, richiede di essere vissuta, è a un tempo un orizzonte d'impegno e una condizione di possibilità per il buon operare.

Lavoriamo in scuole diverse, dalla materna all’università, con metodi diversi, ma con la stessa convinzione: vivere in prima persona ciò che insegniamo. E’ stato naturale proporre l’esperienza del dado dell’amore o della pace: le sei frasi sono state riviste e adattate insieme ai nostri alunni, di modo che ognuno, anche di altre convinzioni e culture, le sentisse proprie.

Da 13 anni insegno in una scuola primaria di Trento centro. Dopo i drammatici fatti dell’11 settembre 2001, un gruppetto di 6 alunni che seguivo nell’ora in cui non si avvalevano della religione cattolica ha sentito fortemente il bisogno di rendersi protagonista nella trasmissione di idee e atti di pace, coinvolgendo anche gli altri compagni di classe: dalla diffusione del “dado”, all’idea di raccogliere gli atti di amore e di pace in un giornalino da distribuire in tutte le scuole della città, “perché Trento diventi la città della pace” .Il Giornalino Tuttopace ora arriva a tutte le famiglie di Trento attraverso il giornale di informazione del Comune.

Il Giornalino si sta rivelando veicolo di trasmissione di valori, di comunicazione tra scuola, famiglia e territorio sollecitando un andare e venire di esperienze, che contribuiscono a mettere in rete, diffondere e potenziare le realtà positive della città.
Si è costituita una redazione permanente, una commissione stabile di insegnanti: il Tavolo

Tuttopace, con rappresentanza delle varie scuole. La sede è al palazzo del Comune e ad oggi partecipano al Tavolo una sessantina di insegnanti di diversa cultura.
Questo Tavolo di lavoro, da cui sono nate svariate azioni, iniziative, proposte, è luogo di autentico dialogo e confronto schietto di idee, metodi su realtà educative e sociali, che ci interpellano quotidianamente nelle nostre scuole. E’ lì che vengono valorizzate tante proposte di alunni, docenti, genitori. I colleghi più volte hanno espresso l’entusiasmo di poter lavorare insieme così e di trovare finalmente un luogo dove poter parlare di educazione.

Ecco alcune iniziative del “Tavolo”, oltre al Giornalino.

- E’ nata l’idea di realizzare in città un’aiuola per la pace, con il dado, inaugurata nel maggio 2004. E’ stata la prima giornata “Trento città della pace” che è diventata un appuntamento fisso, per le scuole. Ogni anno vede la rappresentanza di delegazioni di altre città e nazioni. Lo scorso maggio, 7° edizione presenti circa 3000 bambini, ragazzi e studenti…

- Un corso di aggiornamento per rispondere all’esigenza di una formazione pedagogica sull’educazione ai valori dal titolo: “L’insegnante come attore di educazione alla pace” sostenuto dalle istituzioni che condividono gli obiettivi del nostro Progetto.

- Carta di identità del Tavolo.
Vista la partecipazione sempre più ampia di docenti provenienti da varie esperienze, di culture diverse, è emersa la necessità di stendere delle linee programmatiche, una Carta di identità del Tavolo Tuttopace come impegno ad essere portatori di valori e testimoni di pace all’interno delle proprie scuole e dove emerge la metodologia della personale testimonianza (La pace comincia da me).
Infatti crediamo fermamente nella necessità di una pedagogia e pratica della pace che sappia legare coerentemente pensiero e vita, principi e azioni, valori ed esperienze. Siamo convinti della trasversalità di questa “speciale” educazione, strumento formativo oggi più che mai indispensabile, per quel salto di qualità che sta alla base della piena realizzazione della vita umana e del suo cammino di civiltà.

- Quaderno operativo “Vivere la pace” per raccogliere le esperienze più significative nelle varie scuole, stampato in 10.000 copie dalla provincia e diffuso in tutte le scuole. E’ uno strumento educativo di 4 unità didattiche sull’educazione alla pace e ai valori (qui di seguito riportato).

- Progetto di formazione per genitori e docenti sulle alleanze educative tra scuola e famiglia. Da rapporti quotidiani con i genitori, e dal fatto che in diverse famiglie ora si vive il “dado”, è nato il desiderio da parte loro di avviare una scuola per genitori dove questi valori possano essere condivisi e vissuti anche in famiglia per “diventare testimoni e modelli educativi” per i propri figli. Ad oggi coinvolge, oltre alle istituzioni, diverse associazioni che si occupano di famiglia. Sta maturando anche l’esigenza di trasmettere le varie discipline scolastiche leggendo gli avvenimenti, situazioni etc, nell’ottica della cultura della fraternità. Ci piace pensare ad esempio, all’insegnamento della storia o della geografia, considerando i vari punti di vista: valorizzando di più i trattati di pace, o considerando le diversità come ricchezze dei vari popoli e stati……… Ma sono innumerevoli le piste che potrebbero aprirsi.

Constatiamo che l’esperienza più forte che sottende a tutto è la formazione di uomini nuovi, che ad esempio non confondono l’essenza della parola amore. I valori diventano veramente parte della loro vita, entrano nella loro quotidianità, sono la radice profonda del loro essere.
 

1 Cf C. Lubich, La dottrina spirituale, Roma 2006, p. 343.

 

Carta di identità del Tavolo Tuttopace

 

Stella Salin e Giovanna Girardini (Gruppo Tavolo Tuttopace, Trento)
Incontro pedagogico europeo – Cadine (TN - Italia) 9-10 ottobre 2010