Le città e il Vangelo

23/06/06

Una cinquantina di pastori dell'area evangelico-protestante della Bakke University di Seattle (USA), e della P.L.A.C.E. (Partners in Learning and Acting together in Cities of Europe), di diversi Paesi dell'Europa, hanno trascorso a Trento due intense giornate. La domanda principale che collega entrambi i gruppi è quella sull’ “urban mission”: come cioè presentare il vangelo in ambito urbano, luogo privilegiato peraltro dal fenomeno della secolarizzazione.
L'iniziativa di far partire da Trento il percorso di studio di pastori, teologi, giornalisti è venuta dal pastore Robert Calvert, responsabile della Chiesa internazionale riformata scozzese in Olanda. Alla visione americana delle chiese libere, infatti, l'Europa appare quasi perduta per il cristianesimo, ma un interesse forte lo suscitano i movimenti.

Non a caso quindi il viaggio è partito da Trento, culla dei Focolari oltre che città del Concilio, e proseguirà per Loppiano (Firenze), dove sta per essere inaugurato il polo imprenditoriale dell’economia di comunione, per approdare poi a Roma dove il gruppo entrerà in colloquio con esponenti di diversi movimenti, incontrerà il cardinale Kasper e avrà un'udienza con il Papa. 

Momento forte a Trento (la delegazione s'è incontrata anche con il sindaco Pacher e con l'arcivescovo Bressan) è stato l’incontro con il pubblico alla Sala della Tromba. Qui il decano della Bakke University, dr. Ray Bakke, ha tracciato con efficacia le nuove sfide che attendono l’universo delle megalopoli. E’ proprio qui che nei vari emisferi del pianeta si raccolgono le decine di milioni di poveri che emigrano dalle campagne. E sono proprio queste Nazioni di poveri il luogo privilegiato dove si può pensare che Gesù, se tornasse oggi, porterebbe il suo messaggio di amore, di pace, di liberazione.

Attualmente nessun governo è in grado di gestirle, solo le chiese vi mantengono una certa credibilità. Non bastano però gli aiuti materiali, occorre attaccare le ingiustizie che provocano le povertà. Occorre - ha concluso il dr. Bakke - far nascere cristiani con una visione larga, mondiale, che guardi il mondo come Dio lo vede.

Un fitto dialogo ha dato voce ai presenti, occasione di prendere maggior consapevolezza delle sfide che ci attendono e alle quali abbiamo il dovere e la responsabilità di dare risposta.

Cos’è la Bakke Graduate University of Ministry (BGU) in Seattle (USA)?

E’ una comunità cristiana teologica ed un’istituzione accreditata di studi superiori che aiuta e prepara dirigenti e responsabili di comunità a vivere con e per le persone e i centri urbani vulnerabili, per mezzo di un’educazione contestuale innovativa. La BGU collabora con una rete crescente di chiese, agenzie, organizzazioni ed istituti di studio negli USA e in tutto il mondo.

Cos’è la P.L.A.C.E. (Partners Learning and Acting in Cities of Europe)?

E’ una grande rete, di indirizzo chiaramente ecumenico, composta da ministri, pastori e missionari che lavorano in diverse città d’Europa. Nel confronto (si ritrovano in genere due volte l’anno) vogliono imparare gli uni dagli altri, condividere prospettive ed esperienze, scoprire i valori della società odierna, lavorare insieme per migliorare il mondo avendo come riferimento il vangelo. Il tutto nell’orizzonte della città. Il loro programma si chiama  ‘Hope for Europe’ (Speranza per Europa).