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Dado dell'amore


Il dado dell'amore riporta sei frasi importanti da mettere in pratica per diventare costruttori di fraternità, di pace. Lo vivono piccoli e grandi.

E’ semplice: leggi la frase scritta sulla faccia che ti appare. Cerca di ricordartela e di viverla durante il giorno. Al tramonto, il mondo sarà un po' più in pace e l'avrai costruita anche dentro di te. Provare per credere.
 


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Questa mattina mi sono alzata e c'era la mamma invece della zia: appena l'ho vista ero felice e le ho detto che oggi voglio essere un'altra piccola Maria. Avevo voglia di andare in piscina, ma la mamma doveva riordinare la sua stanza e il suo armadio. Le ho chiesto se posso aiutarla: mentre lei svuotava l'armadio io ho piegato gli asciugamani, le lenzuola, ho preso i sacchetti per mettere le cose per i poveri, le ho passato le maglie e i vestiti. Poi sono andata ad ascoltare Chiara che telefonava a tutto il mondo e quando ho sentito che parlavano di essere una piccola Maria, sono stata felice perché avevo provato anch'io aiutando la mamma.

Federica

Eravamo tutti a cena, la mamma ha chiesto a Matteo di prendere la birra nel ripostiglio. Io ho guardato mio fratello e dalla sua faccia ho capito che non aveva voglia di alzarsi perché era stanco. Allora mi sono alzata e sono andata al suo posto a prendere la birra. Mio fratello mi ha fatto un sorriso ed io ero contenta.

Federica

Ieri, anche se toccava mia sorella, mi sono offerto di pulire io le scale. Poi le ho lavate e, per farle una sorpresa, ho pulito anche i corrimano.

Francesco

Ero al cancelletto di partenza di una gara di sci e una bambina, mia avversaria, mi ha urlato: - Cadi! Cadi! – Io sono arrivata al traguardo senza cadere e ho guardato con molta rabbia quella bambina. Lei è arrivata prima ed ha ricevuto una coppa bellissima.Ero arrabbiata, ma sono andata a complimentarmi con lei. In quel momento lei ha capito di aver sbagliato e si è scusata.

Alessia

Anche a casa mi sono costruita il dado. Un giorno l’avevo tirato e poi ero andata al parco. Lì c’era una bambina che non sapeva fare un gioco, allora gliel’ho insegnato perché il dado diceva: “Amo l’altro”

Roberta

Un pomeriggio a casa volevo dipingere con i pennelli, ma la mamma non c’era e non sapevo se lei era contenta. Poi ho pensato di dipingere lo stesso. Quando la mamma è tornata ha visto che avevo macchiato la tovaglia, mi ha rimproverata e mi ha mandata  in camera mia. Io mi sono arrabbiata ma poi ho pensato al dado che mi insegna a fare la pace, così sono andata dalla mamma a chiederle scusa e lei mi ha abbracciata.

Laura

A scuola la maestra ha detto di stare zitti e io sono stato zitto. Poi mi ha detto che sono stato bravissimo.

Un giorno sono andato a Schio a trovare la mia nonna in ospedale. Io però sono piccolo e allora l'ho salutata dalla finestra. Siccome mia nonna ci tiene tanto alle sue ortensie e in quei giorni faceva tanto caldo, ho innaffiato con la pompa tutte le ortensie del giardino e lei è stata contenta.

Francesco